il diritto di essere, DONNA.
Nessuna parola è superflua. Perché se pure ci fosse una sola possibilità, su infiniti fallimenti, di emancipare uno stolto, allora niente sarà stato più necessario del superfluo.
PORT ROSE GROUP
#noViolence
Summer Preview 2021
#editoriale2021
THANKS TO ♥ NABILAH
Marina Abagnale si rinnova nello stile.
Una collezione che punta tutto sulla creatività e la ricerca dei materiali, in grado di donare ad ogni capo una manifattura artigianale unica. Su base di tessuto microfibra, reversibili e rigorosamente doppiati, i costumi 2021 esplodono in un mix and match di microstampe, colori e ricami fatti a mano, dal gusto romantico che ben si coordina ad una modellistica giovane e dinamica, in grado di spaziare da vestibilità più contenitive, a modelli di tendenza attuali e di facile indosso per la donna che ama vestirei capi Marina Abagnale.
Panaji, un capo per ogni occasione.
Creatività, ricerca e artigianalità di capi rigorosamente ricamati a mano, danno vita ad una collezione di forte impatto e femminile suggestione. Il bianco che sfuma nei colori pastello, giochi di patchwork che danno spazio a tessuti stampati, cotone, sangallo e lino con ricami e pizzi, sono le parole chiavi di una collezione ricca di proposte ed occasioni per indossare un capo Panaji.
Chamarel, stile e glamour.
Stampe giunglesche, animalier sofisticati e geometrie raffinate, si intrecciano in un unico racconto emotivo coordinato alle tinte unite gioiello, tutte realizzate su basi di tessuto ricercate e contenitive.
#IORIPARTODALMARE
Crediamo sia il momento di dare spazio ai pensieri positivi. Le cose accadono, la vita è imprevedibile e ognuno di noi dal proprio bagaglio, può ritrovare nel passato l’esperienza utile per ripartire.
Abbiamo subito un brutto colpo e ne siamo ovviamente consapevoli, ma crediamo pure che se la precedente è storia, una nuova stagione è alle porte e senza demagogia o irrealismo alcuno, #IORIPARTODALMARE
Vacanze estive 2020 e coronavirus. La sabbia è pericolosa? E l’acqua del mare? In piscina si rischia? Domande e risposte in un articolo del Corriere della Sera perfettamente in linea con il pensiero di chi vuole ripartire con maggiori consapevolezze per se stesso, la propria attività e quella del consumatore.
Il virus si trasmette attraverso la sabbia?
«No, non è dimostrato né è ipotizzabile per vari motivi», risponde Antonio Cassone, già direttore del dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, professore di microbiologia all’università di Perugia. La sabbia non è un materiale che può mantenere in vita un virus. Anche se i granelli venissero contaminati dalle secrezioni di una persona infetta, per la trasmissione sarebbe necessario un immediato passaggio nelle vie respiratorie di un altro individuo. Circostanza davvero improbabile. Lo stesso discorso vale per il prato.
Si trasmette con l’acqua salata?
«Il coronavirus ha una membrana sottile e instabile, l’acqua salina lo danneggerebbe immediatamente rendendolo innocuo, incapace di infettare», dice Cassone. C’è un secondo fattore che lo inibisce. L’acqua è un «formidabile diluente. Le particelle del virus una volta espulse da una persona infetta si diluirebbero a tal punto da perdere la carica infettiva». Quindi anche acque non salate, di lago ad esempio, non sono veicolo di trasmissione.
C’è rischio in piscina?
Il cloro uccide immediatamente il virus, oltretutto l’acqua di una piscina (al chiuso o all’aperto), se le regole vengono rispettate, vengono spesso cambiate per cui all’effetto del disinfettante si aggiunge quello della diluizione. Il cloro ha un potente effetto antivirale anche nei confronti di microbi più resistenti del coronavirus, ad esempio il batterio della legionella, protetto da un involucro più spesso. «Se in vasca non ci sono rischi – aggiunge Cassone – è importante rispettare le misure di distanziamento e di igiene negli ambienti attigui agli impianti natatori, come spogliatoi, bagni, corridoi di accesso». In spiaggia è bene disinfettare il lettino.
Il calore è nemico del virus?
«Sì il calore è un nemico e questo vale per molti virus che si diffondono bene con la complicità dell’umidità invernale». Cassone osserva: «I raggi ultravioletti del sole fanno evaporare la gocciolina (droplet) prodotta con tosse e starnuti o semplicemente parlando. Il virus subisce una radiazione che è germicida»
Il digital marketing a supporto delle tue idee
“C’è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare. Un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire.” Finirà, e quando tutto questo finirà, non ringrazieremo del tempo perduto ma potremmo accorgerci di averne fatto buon uso e di aver creato un’opportunità.
Quale possa essere l’opportunità per ciascuno di noi non pretendiamo di saperlo ma siamo consapevoli che una buona strategia, con il giusto supporto, ci consentirà di avere una spinta in più nel momento in cui finalmente, potremo ripartire. E se è vero che #iorestoacasa è la cosa più saggia da fare in questo frangente, è proprio questo il momento di lavorarci su!
Ci crediamo, dobbiamo crederci e l’ufficio marketing Port Rose fa la sua parte con un nuovo servizio che permetterà al retail di accedere attraverso una piattaforma, facile ed intuitiva, a tutti i materiali pubblicitari preparati per la campagna vendite 2020, ed essere pronti quando saremo chiamati ad esserlo.
E con la speranza di ottimizzare tempi e risorse, dedicando la giusta attenzione ai clienti e alla comunicazione ora più che mai più importante per le aziende, augura a tutti…
Buon lavoro! #aspettandolestate
Claudio Racca è il nuovo direttore commerciale di Port Rose Group
Claudio Racca è il nuovo direttore commerciale di Port Rose Group, l’azienda italiana specializzata nella produzione di costumi da bagno e proprietaria dei marchi Marina Abagnale, Chamarel, Port Rose e Panaji.
Fino allo scorso ottobre, il manager era direttore commerciale di Parah.
L’ingresso di Racca nel management di Port Rose Group si inserisce in un piano di crescita e sviluppo dell’azienda fondata 25 anni fa da Sebastiano Abagnale insieme alla moglie Marina Esposito.
Nell’ambito di questo programma, Claudio Racca dovrà incrementare il numero di punti vendita partner della società:
I capi realizzati da Port Rose Group vantano requisiti di vestibilità e stile in linea con le esigenza della clientela che si rivolge ai punti vendita di fascia alta e medio/alta
ha dichiarato a Intimo Retail il nuovo direttore commerciale.
Un altro punto di forza dell’azienda è da ricercarsi nella sua capacità di soddisfare le esigenze di servizio e marketing degli operatori del canale specializzato.
Nel suo incarico, Racca coordinerà il lavoro delle 14 agenzie che, attualmente, costituiscono la rete vendita di Port Rose Group.
Fonte: http://www.intimoretail.it/2019/01/08/claudio-racca-port-rose-group/
Port Rose Group presenta il nuovo marchio Chamarel
Con l’estate 2019, Port Rose Group arricchisce la sua offerta con il marchio Chamarel.
Dopo il lancio della collezione Marina Abagnale, l’azienda campana che nel 2018 celebra il suo 25° compleanno, ha ideato per la prossima stagione estiva una collezione dedicata alla consumatrice con una silhouette curvy che ama interpretare i nuovi mood del fashion, è attento ai trend, sa apprezzare il bello, conosce i canoni dell’eleganza classica e non vuole rinunciare allo stile.
Per questo il design del nuovo brand Chamarel rende la figura femminile più armoniosa ed esalta tutte le linee che caratterizzano una silhouette più morbida. Nella collezione, il nero si ripete nelle proposte dei costumi in tinta unita e come sfondo a stampe sofisticate, contemporanee, ispirate ai graffiti metropolitani. Le stampe, posizionate in modo diverso su costumi e bikini, sottolineano i contorni del corpo e suggeriscono un senso di verticalità e sinuosità.
Chamarel si rivolge ad una fascia di clientela che apprezza il design italiano, il sofisticato gusto minimal-chic, la cura per i dettagli che garantiscono l’alta qualità delle proposte e l’assoluta femminilità soprattutto per un fitting “not only slim”.
Anche nelle proposte dei capi fuori acqua il nero è il comune denominatore e trasforma i copricostumi in abiti da indossare in molte occasioni. I capi sono realizzati in tessuti di qualità come la seta o la mussola di cotone e mantengono sempre l’equilibrio tra forma, stile, fluidità ed eleganza.
La prima collezione del nuovo brand è stata presentata ufficialmente a Maredamare
Fonte: http://www.intimoretail.it/2018/07/20/chamarel-ss-2019/
Port Rose. Costumi eleganti e sofisticati dalla vestibilità perfetta
Marina Abagnale presenta le novita’ dell’azienda di famiglia: beachwear comodo e raffinato che tingera’ di colore l’estate 2018.
Port Rose, brand affermato a livello internazionale nel settore beachwear, con i suoi sofisticati costumi da bagno, capi d’abbigliamento ed accessori mare, si rivolge a donne adulte e raffinate, amanti del massimo comfort, senza mai rinunciare all’eleganza, nemmeno sulla spiaggia. Passione, competenza e professionalità sono i valori a cui da sempre s’ispira la famiglia Abagnale, fondatrice di questa solida azienda, che dai primi anni ’90 veste la silhouette femminile con bikini e costumi interi dal gusto ricercato, innovativi e confortevoli, realizzati con materiali di altissima qualità.
Colori audaci e vitaminici, linee impeccabili, stampe all’ultima moda, fresche e vivaci, adornano le collezioni Port Rose, adattandosi con naturalezza a tutte le forme ed esaltando la femminilità di colei che le indossa.
I costumi da bagno e i capi fuori acqua del brand campano sono in grado di coniugare contenuti stilistici fashion e vestibilità perfetta, anche per quelle donne che vestano una taglia superiore alla classica 42.
L’originalità delle fantasie, il pregio dei tessuti e uno sguardo sempre attento alle tendenze del mercato sono i punti di forza della linea mare progettata dal reparto stile della società, che vede al proprio timone l’estro ed il talento della responsabile creativa, Marina Abagnale.
Marina, quando e com’è nato il brand Port Rose? Da dove deriva la scelta di questo nome?
Il brand Port Rose è nato nel 1993, a Gragnano (NA), per opera della mia famiglia: gli Abagnale. In origine si trattava di un piccolo laboratorio artigianale, con il tempo questa realtà ha assunto le dimensioni di una vera e propria azienda, pur mantenendo intatte le caratteristiche di qualità ed eccellenza, tipiche della tradizione manifatturiera. Il nome del marchio è il risultato del connubio tra Port, inteso come luogo accogliente e rassicurante, e Rose, termine che rievoca l’essenza della femminilità.
Come mai i costumi da bagno? Cosa rappresenta per voi questo indumento?
Abbiamo scelto di produrre costumi da bagno perché amiamo le sfide: vestire una donna soltanto con qualche centimetro di stoffa, riuscendo al tempo stesso a farla sentire sicura di sé, comoda ed elegante, è da sempre il nostro obiettivo.
Quali sono gli elementi distintivi che caratterizzano le vostre collezioni?
Il punto di forza delle nostre collezioni risiede nell’esclusività delle stampe, unita alla ricerca, alla progettazione e allo sviluppo della perfetta proporzione coppe-taglie. Ogni capo della linea Port Rose viene ideato in Italia dal reparto stile e graphic design, sotto la direzione artistica di Betti Proietti, e viene sottoposto ad un’accurata analisi, in chiave di realizzazione e vestibilità, da parte del team dei modellisti e dei responsabili dei reparti produttivi, per assicurare una vestibilità impeccabile e un’alta raffinatezza.
Com’è la donna Port Rose? A quale figura femminile vi rivolgete?
L’ispirazione nasce dall’osservazione delle donne comuni, mediterranee, dalle forme morbide, che desiderano valorizzare la propria silhouette, pur non indossando una taglia 42. Non è infatti impresa semplice trovare sul mercato capi che vantino una vestibilità confortevole e, al tempo stesso, un gusto estetico raffinato, garantendo anche il giusto rapporto qualità-prezzo.
Anticipazioni sulle tendenze della prossima estate?
I trend più significativi di questa estate 2018 hanno come protagoniste immagini di foreste iper-colorate, con stampe Jungle, sempre ben definite e caratterizzate da cornici nere. Ritroveremo soprattutto i colori caldi della savana nel Black Sauvage, che interpreta il più classico degli animalier, alternato a stampe grafiche all over. Infine, proponiamo l’attualissima Optical Zoo, dal sapore vintage, che s’ispira agli anni ’60, su fondo bianco decorato con profili leggeri oppure su fondo matt impreziosito da ricami. Saremo inoltre presenti sul mercato con una nuova linea, “Marina Abagnale”, che si propone come brand di fascia alta, con un prodotto più fresco e leggero nella varietà delle stampe, ma anche dinamico ed elegante, senza mai rinunciare ad una delle nostre reason why: la vestibilità.
L’anno nuovo riserverà qualche sorpresa?
Il 2019 sarà testimone del lancio di un nuovo brand dal nome “Chamarel”, che punta ad un target femminile dall’eleganza sofisticata e che trova la sua espressione nel più essenziale dei colori: il nero, presente come leit motiv sia nei capi a tinta unita che nelle stampe più ricercate.